Tè Darjeeling 2021: I Nuovi Raccolti di Gopaldhara Tea Estate

Oggi andiamo alla scoperta del raccolto primaverile del 2021, proveniente dal Darjeeling. Ormai sappiamo che da questa zona, nella quale possiamo trovare 87 giardini ufficialmente riconosciuti come produttori di tè del Darjeeling, possiamo reperire moltissime varietà di tè in foglia.
Il Darjeeling è famoso per la sua posizione geografica e il clima, che rendono la zona adatta alla produzione di tè di alta qualità.
Ci troviamo nella parte occidentale del Bengala, al confine con Nepal, Sikkim e Buthan. Il Sikkim è un piccolissimo stato che produce tè, il giardino più importante è il Temi Tea Estate. Di quest'area è molto apprezzato il First Flush, che sviluppa note molto simili ad alcuni primi raccolti del vicino Darjeeling, tanto che spesso questi tè vengono accostati.
Tuttavia è molto importante considerare che per essere definito tè del Darjeeling, la produzione di un giardino deve essere riconosciuta e registrata dall'Indian Tea Board, l'ente incaricato di garantire la qualità del tè e il rispetto degli standard produttivi da parte dei giardini.
Questa prassi è stata introdotta per evitare la diffusione di falsi, venduti ed esportati, magari prodotti nel vicino Nepal o da altri giardini non ufficializzati.

Il clima e la geografia influenzano la qualità del tè del Darjeeling

Ciò che rende celebre il tè Darjeeling è prima di tutto la sua posizione geografica, situata ai piedi della catena montuosa dell'Himalaya. Alcuni giardini raccolgono e lavorano le foglie di tè a più di 1500 metri d'altitudine. Qui le condizioni climatiche aiutano le piante di tè a immagazzinare moltissimi nutrienti dal terreno su cui si trovano, che poi si tradurranno in sapori fruttati, speziati e dolci.
In questa regione il clima è temperato, con estati miti nei mesi di maggio e giugno, seguiti dalla stagione dei Monsoni, che dura fino a settembre. Gli inverni hanno temperature sotto lo zero, senza frequenti nevicate.
La produzione dei tè nel Darjeeling segue lo scorrere delle stagioni e si possono distinguere dei raccolti ben precisi:
  • First Flush, il primo raccolto tra marzo e aprile. In alcuni casi può iniziare anche a febbraio, come accade per la produzione di alcuni tè nel giardino di Gopaldhara)

  • In-between, un raccolto intermedio, tra quello primaverile ed estivo, fatto se le piante continuano a germogliare dopo il first flush. Generalmente questo materiale viene utilizzato per produrre le bustine di tè più commerciali e quindi è destinato alla produzione di tè di livello più basso.

  • Second Flush, il secondo raccolto, tra maggio e giugno.

  • Monsoon Flush, il raccolto successivo alla stagione del Monsoni. Dopo le piogge monsoniche, le piante producono nuove foglie che possono essere raccolte e alcuni giardini le utilizzano per produrre tè verde o le destinano alla produzione di tè in bustina di qualità inferiore, in quanto il tè di questo periodo generalmente ha un sapore molto piatto.

  • Autumn Flush, il raccolto autunnale, nei mesi di ottobre e novembre.

  • Winter Flush, il raccolto autunnale, da novembre a febbraio; dopo il raccolto autunnale, le piante vengono potate e preparate per il periodo dormiente invernale. Tuttavia a volte è possibile ottenere materiale adatto al raccolto.

Il 2021 non è stato un anno molto facile per la produzione di tè. Rispetto al 2020, anno che nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha visto una grande produzione di tè in molti Paesi produttori, il 2021 ha visto condizioni climatiche più avverse. Questo ha causato meno produzione e molta difficoltà a incontrare alti standard qualitativi.
Tuttavia è stato possibile individuare dei tè interessanti, da proporre nella selezione di Teatips. Uno di questi fa parte della Box del tè stagionale, prodotto dedicato alla scoperta e alla degustazione del tè in foglia in maniera consapevole e sostenibile. Si tratta di due tè dal raccolto primaverile 2021, prodotti nel giardino Gopaldhara: Moonlight Oolong.

Come riconoscere un buon Darjeeling

Per sapere se un tè del Darjeeling che ci viene proposto è di buona qualità, dobbiamo conoscere o farci spiegare le caratteristiche dei vari raccolti, come descritto sopra. Ci sono molte differenze tra un First Flush e un Autumn Flush e conoscerle ci permette di acquistare un tè al giusto prezzo, senza imbatterci in foglie di qualità inferiore pagate a un prezzo eccessivamente alto. Per ogni tè, inoltre, dobbiamo essere in grado di ricondurre al raccolto corrispondente.
Moonlight Oolong First Flush
I raccolti First Flush del 2021 dal giardino di Gopaldhara
Tè nero dal Darjeeling
Degustazione tè box autunnale teatips
Un altro elemento molto importante per capire la qualità del tè di questa zona, è il grado delle foglie. Questo sistema è utilizzato nei Paesi produttori un tempo colonie britanniche, che hanno sviluppato una propria classificazione delle foglie di tè.
In molti tè indiani, ad esempio, possiamo trovare sigle come FTGFOP1, SFTGFOP, FTGBOP e altre simili. Queste lettere fanno riferimento al tipo di foglia e la classificazione si divide in whole leaf (foglia intera), broken leaf (foglia rotta), fannings (pezzettini, frammenti piccoli) e dust (frammenti e foglie in polvere):
  • FOGLIA INTERA SFTGFOP: Super Fine Tippy Golden Flowery Orange Pekoe (che contiene molte gemme, tips) FTGFOP: Fine Tippy Golden Flowery Orange Pekoe TGFOP: Tippy Golden Flowery Orange Pekoe

  • FOGLIA ROTTA

    FTGBOP: Fine Tippy Golden Broken Orange Pekoe

    TGBOP: Tippy Golden Broken Orange Pekoe

    FBOP: Flowery Broken Orange Pekoe

    BOP: Broken Orange Pekoe

  • FOGLIA FRAMMENTATA

    GFOF: Golden Flowery Orange Fannings

    GOF: Golden Orange Fannings

  • POLVERE

    D: Dust

Il Giardino di Gopaldhara

Si trova nel versante nord-est della valle Rongbong, nel distretto di Darjeeling. Qui la produzione di tè è iniziata alla fine del 1800, quando vi furono piantati esemplari di piante di tè a foglia piccola, conosciute anche come Camellia Sinensis var. Sinensis, che provenivano dalla Cina.
Dagli anni '50 la piantagione, insieme a quella adiacente di Rohini, è gestita dalla famiglia Saria.
Si tratta di uno dei giardini ad altitudini più elevate del Darjeeling, arrivando fino a 2100 metri e copre 320 ettari.
Nel primo raccolto del 2021 ho trovato il Moonlight Oolong, un tè molto difficile da classificare. Negli ultimi anni, infatti, nel Darjeeling si è sempre di più cominciato a lavorare le foglie di tè in maniera molto più leggera rispetto a dei classici tè neri totalmente ossidati. Questo per dare origine a dei tè più floreali, fruttati e leggeri nel corpo, che sono molto apprezzati dal pubblico.
Come possiamo definirli? Il termine migliore è certamente oolong, anche se la lavorazione, almeno in parte, assomiglia molto a quella di un tè bianco (come viene fatta in Cina). Abbiamo la raccolta delle foglie, con successivo appassimento.
Dopodiché le foglie vengono arrotolate e la fase di rollatura è un aspetto importantissimo nella produzione di tè nero, in quanto permette alla membrana vegetale di rompersi e ai succhi vegetali di uscire.
In questo modo si prepara la reazione enzimatica dell'ossidazione. Dopo la rullatura, le foglie vengono lasciate nuovamente appassire e l'ossidazione viene fatta agire, per poi passare in essiccatoi per la fase finale.

Moonlight Oolong FF 2021

Nella Box Autunnale hai trovato questo tè, dalle foglie intere, scure e arrotolate. Lo possiamo considerare un tè oolong che ha subito una leggera ossidazione avvenuta quasi naturalmente e il grado delle sue foglie è FTGFOP1, ovvero un tè con una buona quantità di gemme, a foglia intera, a cui è stato dato il valore 1, un'ulteriore attestazione di qualità.
Puoi prepararlo utilizzando la tecnica di infusione occidentale, infondendo 2,5 grammi di foglie di tè per 200 ml d'acqua a 85°C.
Se però ti piace utilizzare la gaiwan, o più in generale, applicare l'infusione all'orientale, ti consiglio di provare e cercare di notare le differenze. Essendo un tè a foglia intera l'infusione in gaiwan non è assolutamente problematica.