Darjeeling: storia e origine di una regione del Tè

Il Darjeeling è un simbolo nell'immaginario collettivo del mondo del tè. Gli amanti dei tè neri non possono non adorare la produzione di quest'area dell'India, così come chi è più vicino a tè verdi o oolong, difficilmente non apprezza l'eleganza delle note mielate del tè che nasce in questa terra.
Nella Box Primaverile hai trovato un tè proveniente da un giardino in particolare, Rohini Tea Estate. Jethikupi Moonlight è un tè un po' insolito, che nasce dalle più tenere foglie raccolte alla fine dell'Inverno, a fine febbraio. Ma come è possibile che delle piante da tè siano in grado di darci tanta meraviglia quando ancora non è "stagione" per il primo raccolto, o First Flush? Questo è legato alle loro caratteristiche, che a loro volta hanno una storia da raccontare.
Con questo contenuto speciale, andiamo alla scoperta delle origini delle piante da tè del Darjeeling, della loro storia, accompagnandoci con dei confortevoli sorsi di questo Jethikupi del 2023.

Darjeeling: le origini della terra del tè

A metà 1800 gli Inglesi consideravano l'area che oggi corrisponde al distretto del Darjeeling una zona molto benefica per la salute, grazie al clima e all'altitudine.
Lì vennero piantati alcuni semi di Camellia Sinensis di origine cinese, che si scoprì crescevano molto bene in quella zona. Intorno al 1850, c'erano già più di 1000 piante da tè che crescevano a diverse altitudini, tra i 600 e i 2000 metri.
Ma da dove venivano i semi delle piante di Camellia Sinensis che vennero piantate nel Darjeeling?
La produzione di tè in India iniziò per mano degli Inglesi, che cercavano un modo per rendersi indipendenti dalla Cina per quanto riguardava il consumo di tè. All'interno della Compagnia dell'India Orientale conosciamo un personaggio molto importante: il botanico scozzese Robert Fortune.
Ottimo conoscitore della Cina e della sua cultura, decise di esportare tutto questo (in particolare la conoscenza che riguardava il tè) in India. E per esportazione intendiamo davvero tutto, dato che riuscì a portare fuori dalla Cina moltissime varietà di semi e piante da tè.
Si trattava di varietà di Camellia Sinensis varietà Sinensis, che furono piantate nel Darjeeling insieme a varietà selvatiche di Camellia Assamica dal Dr. Archibald Campbell, iniziatore della coltivazione del tè in quest'area.
La Camellia Sinensis varietà Sinensis reagì molto meglio al clima e all'altitudine del Darjeeling, rispetto agli esemplari di Camellia Assamica, più adatti a clima umidi e caldi.
Tè indiano Jethikupi
Tè indiano jethikupi
Tè indiano jethikupi
box del tè primaverile

I raccolti di tè del Darjeeling

Quando si parla di Darjeeling e della sua produzione di tè, è molto importante sapere il significato del termine Flush.
I raccolti di tè in questa zona, infatti, prendono questo nome. Tra tutti conosciamo molto bene il First Flush e il Second Flush. Quando acquistiamo un tè dal Darjeeling, è molto importante sapere a quale "flush" appartiene, perché ogni periodo presenta delle caratteristiche molto precise.
Il First Flush coincide con il primo raccolto, quello Primaverile; il Second Flush coincide invece con il raccolto che avviene nei mesi di maggio e giugno, quindi nella stagione Estiva.
Ma First e Second Flush non sono gli unici; dopo l'estate, arriva la cosiddetta stagione dei Monsoni, un periodo caratterizzato da forti precipitazioni e da temperature molto elevate. Esiste anche un raccolto Autunnale, un Autumnal Flush.

First Flush: caratteristiche del primo raccolto del Darjeling

Il termine Flush indica l'azione di germogliare, compiuta dalla pianta del tè, che quindi è pronta per il raccolto. Nel caso del First Flush, questo periodo va da fine febbraio alle prime settimane di marzo.
I tè più celebri del Darjeeling possono essere considerati tè neri, anche se in modo particolare quelli prodotti durante il First Flush, hanno sviluppato caratteristiche molto particolari.
Soprattutto a partire dagli anni '70, per andare incontro alla richiesta del mercato, questi tè neri di Primavera hanno cominciato a sviluppare note più floreali, delicate, più verdi, a seguito di un'ossidazione più leggera rispetto a quella prevista per i classici tè neri.

Second Flush: caratteristiche del secondo raccolto del Darjeeling

Durante il raccolto estivo vengono prodotti tè neri più vicini a una concezione tradizionale. In questo caso l'ossidazione è completa, portando come risultato tè più strutturati e complessi, scuri sia nelle foglie che nel liquore, caratterizzati da note fruttate, speziate e legnose.

Monsoon Flush e Autumnal Flush: caratteristiche

La stagione dei Monsoni dura da fine giugno a inizio settembre. Nonostante questo, il clima rimane molto caldo e ciò favorisce una nuova germogliazione delle piante da tè. Per questo motivo avviene comunque una raccolta e una produzione di tè.
A causa dell'alto livello di umidità, tuttavia, il profilo aromatico dei tè di questo periodo non è molto ricercato. Ne risultano tè molto meno intensi e notevoli, motivo per il quale i tè della stagione dei Monsoni vengono utilizzati come base per miscele o tè aromatizzati.
Il raccolto autunnale arriva dopo, tra i mesi di settembre e ottobre. Questo raccolto non è facile da ottenere, rispetto ai precedenti, in quanto non è sempre detto che ci sia una nuova germogliazione da parte delle piante. Ciò che ne risulta è un tè usato soprattutto per le miscele, ma quando presenta buone caratteristiche è un tè dalle piacevoli note terrose e speziate.

Jethikupi First Flush

E per concludere, ecco qualche parola sul tè della Box, Jethikupi Moonlight.
Si tratta di uno dei primissimi raccolti dell'anno 2023, nel giardino di Rohini. Qui, già a fine Febbraio, i primi germogli vengono raccolti per produrre questo tè. In ogni caso è una raccolta che precede di qualche settimana il First Flush classico del resto del Darjeeling, aspetto che fa di questo tè un prodotto molto atteso all'inizio dell'anno.
L'obiettivo è ottenere un prodotto estremamente raffinato, dall'intenso bouquet floreale e fruttato.
Il giardino di Rohini si trova nella Valle del Kurseong, ed è suddiviso in quattro parti: Jaberhat, Kotidhara, Pailodhara e Tukuriya. Questa suddivisione è legata all'altitudine, Jaberhat è la più bassa, mentre Tukuriya (1200 metri) è la più alta.
Provalo e fammi sapere: quanta Primavera percepisci in queste foglie, che finalmente hanno saputo regalare aromi così freschi e intensi, dopo una lunga pausa invernale?