Hanami con il Sakurabacha, la tisana di foglie di ciliegio

All'interno della Box Primaverile c'è un elemento un po' insolito, che sicuramente ti ha stupito (così come ha stupito molte altre persone). Si tratta della tisana a base di foglie di ciliegio, conosciuta anche come Sakurabacha. E anche se si tratta di foglie, il loro profumo è intenso e ricorda proprio quello delle amarene.
Scopriamo insieme come vengono prodotte e qual è il significato del termine giapponese Hanami, creato proprio in relazione alla fioritura dei ciliegi.

Sakurabacha: come nasce la tisana di foglie di ciliegio

Proveniente dalla prefettura di Shizuoka, la lavorazione di questa tisana potrebbe farci quasi pensare a un tè oolong. Basta guardare le foglie, che vengono arrotolate sia per motivi estetici, ma anche per far sì che durante l'infusione vengano rilasciati tutti quei componenti che conferiscono il tipico aroma di questa tisana.
Le foglie di Sakura Oshima (Cerasus Speciosa) vengono raccolte, fatte appassire e poi leggermente ossidate. L'ossidazione e la finale essiccazione danno il colore marroncino scuro delle foglie, che poi, durante l'infusione, rivelano un piacevole verde scuro, quasi terroso. Le foglie di questa varietà sono edibili.
Tra gli aromi di questa tisana percepiamo anche note molto liquorose, motivo per il quale spesso viene utilizzata per realizzare interessanti blends a base alcolica, ad esempio mettendo le foglie in infusione nel Bourbon o in un gin composto da botaniche abbastanza delicate.
Quella del Sakurabacha non è l'unica tradizione che prevede l'utilizzo di foglie, per realizzare tisane.
Un altro esempio è l'Amacha, ovvero la tisana a base di foglie di ortensia (Hydrangea Serrata). Anche in questo caso, si tratta di una varietà non tossica, le cui foglie possono essere tranquillamente utilizzate. Dopo il raccolto, vengono fatte appassire al sole, poi ossidate e infine essiccate.
Il risultato ricorda ancora una volta le foglie di un tè oolong, forse un Baozhong, ma già dal profumo e soprattutto dal sapore, il risultato è decisamente travolgente.
Amacha e Sakurabacha hanno sapori dolci, che convivono con una punta di sapidità e con aromi vegetali e balsamici, che forse ci aspetteremmo di più da foglie di alberi.
La dolcezza è davvero maestosa, imponente, rendendo l'esperienza di degustazione di queste due bevande qualcosa di inaspettato persino per il nostro palato.
Hanami Giappone
foglie di sakurabacha
Infusione tisana di foglie di ciliegio
Foglie di sakura

A proposito di profumo di fiori: come è nato il concetto di Hanami

Parlando di queste tisane profumate e floreali, viene quasi spontaneo pensare alla fioritura dei ciliegi in Giappone, un momento importantissimo nella cultura del Paese. I ciliegi fioriscono in momenti diversi, indicativamente tra la fine di marzo e metà aprile. Ciò dipende dalla zona di riferimento, dato che il Giappone, essendo un arcipelago abbastanza esteso, è interessato da climi comunque diversi tra loro.
In questo periodo persino le stazioni metereologiche fanno previsioni sul giorno esatto della fioritura al suo massimo: a questo link puoi vedere le previsioni fatte per quest'anno dall'Agenzia Metereologica del Giappone.
Esiste però un vero e proprio nome che rappresenta l'attività di "ammirare i ciliegi in fiore" e questa parola è proprio Hanami.
Questo fenomeno risale circa al 700 d.C, durante il Periodo Nara. Si pensa che all'epoca gli alberi in fiore che venivano osservati non fossero i ciliegi, ma bensì i susini.
Quando la corte imperiale si spostò a Kyoto, gli alberi di Sakura divennero molto più importanti, visto che nella città ne esistevano di esemplari molto belli.
Osservare la bellezza degli alberi in fiore era un'attività riservata ai nobili, ai samurai e ai poeti. Questa attività si aprì al popolo successivamente, durante il periodo Edo, a partire dal 1600.
Hanami è un concetto molto più profondo del semplice "ammirare i fiori". Si tratta più del senso di commozione che essi suscitano, dell'emozione che si prova nel vedere questi meravigliosi colori. Allo stesso tempo, si prova malinconia nel pensare che questi fiori sono effimeri, destinati a durare poco. Proprio su questa sensazione di caducità si basano i festeggiamenti tradizionali durante il periodo della fioritura: ci si riunisce nei parchi, si preparano i dolci tradizionali Sakura Mochi, avvolti nelle foglie di ciliegio e gli Hanami Dango, i dolci a base di pasta di riso.

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