Tè Oolong Thailandese Honey Thai
Tè oolong thailandese dalla zona montuosa di Maesalong, dalle gradevoli note che ricordano il miele, la frutta secca tostata, caldo e avvolgente.
Descrizione
Tè oolong prodotto nella provincia di Chiang Rai, nella zona montuosa di Maesalong nel 2022.
Un tè che si presenta con foglie dalla forma appallottolata, dall'aroma di miele, di frutta secca tostata, dal sapore dolce e dal corpo gradevolmente morbido.
Il nome originale di questo tè è Gan-On e la cultivar è la Ruanzhi, di origine taiwanese.
Infatti, insieme alla Jinxuan, questa è una delle cultivar portate negli anni ‘90 dalla Cina e dalla provincia taiwanese di Alishan, accanto all’expertise di lavorazione del tè, che aiutò lo sviluppo di questo mercato in Thailandia.
La coltivazione del tè in Thailandia
Questo tè viene dalla zona montuosa di Doi Maesalong, dove degli ottimi tè vengono prodotti ad altitudini elevate (circa 1400 metri).
Ma questo non è l’unico tipo di tè prodotto in Thailandia. La pianta del tè viene coltivata principalmente nel nord del Paese, dove già migliaia di anni fa erano presenti piante selvatiche, simili a quelle presenti in Vietnam, Laos, Myanmar e Assam.
Un settore del tè emerse negli anni ‘80, incoraggiato dalla monarchia. Ne conseguì un interesse da parte da alcuni gruppi di dissidenti provenienti dalla Cina, che si stabilirono nella provincia di Chiang Rai, introducendo tecniche di lavorazione e macchinari.
A questo seguì l’introduzione di varietà di piante di Camellia Sinensis provenienti da Taiwan e dal Fujian, introducendo quindi nel mercato del tè thailandese una ricca varietà e soprattutto qualità.
Preparazione
- Infusione Occidentale: 2 grammi di foglie di tè per 200 ml d'acqua a 85°C per 3 minuti
- Infusione Orientale: 4 grammi di foglie di tè per 200 ml d'acqua a 85°C per 50/50/50/60 secondi con risciacquo iniziale di 10 secondi
Conservazione e Manutenzione
Conservare in un luogo asciutto, lontano da fonti di luce e calore. Consumare preferibilmente entro Agosto 2025.
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Che cos'è il tè oolong?
Il nome oolong è una trasposizione del cinese wulong, che significa “drago nero”. Tuttavia il nome cinese di questa categoria di tè è qingcha, ovvero “tè azzurro”.
La categoria degli oolong è molto complessa e al suo interno possiamo trovare tè molto diversi tra loro.
La particolarità che distingue gli oolong sta nella lavorazione delle foglie, che possono subire diversi livelli di ossidazione.
Possiamo trovare oolong con ossidazioni molto basse, addirittura inferiori al 10%, che hanno sentori delicati, vegetali e floreali. Ma possiamo arrivare anche a ossidazioni più alte, come 60% e 80%, con tè dalle note fruttate più mature e intense, che possono subire una fase di tostatura che va ad aggiungere sentori di carruba, chicco di caffè o fava di cacao.
Tradizionalmente troviamo un’ottima produzione di oolong in Cina nella provincia del Fujian (con il Tie Guan Yin e gli oolong di roccia di Wuyishan) e del Guangdong (con i dancong dei monti della Fenice). Anche Taiwan, soprattutto nelle zone di alta montagna, produce degli oolong davvero interessanti e una buona produzione può essere individuata anche in altri Paesi asiatici, come Vietnam e Thailandia.