Tè Fermentato Cinese Pu'Er Shu
Tè scuro cinese dallo Yunnan, dalla provincia di Xishuangbanna
Descrizione
Questo tè fermentato, detto anche tè scuro, proviene dallo Yunnan.
Composto da germogli primaverili, è indicato per chi vuole avvicinarsi al mondo dei tè fermentati cinesi.
Che cos'è il Pu'Er?
Il Pu'Er è forse il tipo di tè scuro più conosciuto, soprattutto grazie agli ultimi anni, che lo hanno visto protagonista indiscusso di articoli che ne decantano i numerosi benefici.
Dal 2008 la produzione di Pu'Er segue una normativa, per poter stabilire l'effettiva appartenenza di un tè a questa categoria e per evitare la diffusione e commercializzazione di falsi.
Il Pu'Er, secondo questo disciplinare, deve:
- essere prodotto nello Yunnan, la provincia situata a sud-ovest della Cina
- essere prodotto con foglie grandi, o dayezhong
- essere realizzato in forma di Pu'Er Shu o Sheng (cotto o crudo)
- essere realizzato con processi di produzione molto diversi dagli altri tè scuri
Preparazione
- Infusione Occidentale: 2 grammi di tè in 200 ml d'acqua a 90°C per 2 minuti
- Infusione Orientale: 4 grammi di tè in 200 ml d'acqua a 90°C per 50/50/50/60 secondi
Conservazione e Manutenzione
Conservare in un luogo fresco, asciutto, lontano da fonti di luce e di calore. Consumare preferibilmente entro Maggio 2025.
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Che cos'è il tè fermentato?
Dei tè fermentati si parla già dal sedicesimo secolo in Cina, periodo del quale esiste uno scritto che contiene la parola heicha, ovvero "tè scuro". In questo scritto si parla di un tè pressato in ceste di bambù, che poteva essere destinato alla vendita o utilizzato come moneta di scambio per ottenere cavalli.
Associamo la categoria dei tè scuri al processo di fermentazione, che non coincide con l'ossidazione, un processo chimico che coinvolge gli enzimi presenti all'interno della foglia e che si attiva a contatto con l'ossigeno.
La fermentazione, d'altra parte, coinvolge batteri presenti sulle foglie e nell'ambiente in cui il tè viene prodotto.
Tuttavia, non tutti i tè presenti nella categoria degli heicha subiscono una vera e propria fase di fermentazione. Infatti in base alla regione di produzione, il processo di lavorazione cambia. Comune a molti tè scuri è il periodo di invecchiamento al quale vengono sottoposti, processo durante il quale il tè modifica alcune delle sue caratteristiche organolettiche e sviluppa determinati sapori.
Sono tè considerati ottimi per riequilibrare il livello di colesterolo e per rafforzare il sistema immunitario.
Invece non è così semplice.
La caffeina è presente naturalmente nella pianta del tè, la Camellia Sinensis, come difesa contro l’attacco degli insetti.
Esistono però specie e cultivar della Camellia Sinensis, che possono avere livelli più alti o più bassi, in base al loro sviluppo. Quindi, per essere sicuri al 100% di quanta caffeina contengono le foglie del tè che stiamo per bere, dovremmo portarle in laboratorio. Un po’ scomodo, no?
Inoltre se le foglie di un tè sono composte da gemme, o foglie più giovani, queste contengono più caffeina, perché, quando si trovavano sulla pianta, dovevano difendersi dagli attacchi esterni.
Per questo possiamo prediligere tè composti da foglie mature, come il Bancha, o tè ottenuti da rametti o altre parti della pianta del tè, come il Kukicha o il Wild Ya Bao.